L’intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando il modo in cui lavoriamo. Oggi non parliamo più soltanto di chatbot o di assistenti virtuali: gli agenti AI basati su LLM (Large Language Models) sono veri e propri “colleghi digitali” capaci di comprendere il linguaggio naturale, imparare dal contesto e automatizzare attività complesse che, fino a ieri, richiedevano tempo e risorse umane.
Molte aziende guardano con entusiasmo a queste opportunità, ma altrettante si scontrano con una realtà evidente: la complessità tecnologica rischia di frenare l’adozione. Non tutti hanno un team di sviluppo pronto a costruire soluzioni da zero, né la possibilità di affrontare progetti lunghi e costosi.
La buona notizia è che oggi esistono diversi approcci per adottare agenti AI in azienda:
pro-code, low-code e no-code. Ognuno ha caratteristiche, vantaggi e limiti.
Vediamoli nel dettaglio.
Pro-Code: massimo controllo, massima complessità
Il pro-code è l’approccio più tradizionale: sviluppare agenti AI scrivendo codice, progettando architetture personalizzate e gestendo ogni dettaglio tecnico. Offre massima flessibilità e permette di creare soluzioni su misura, perfettamente integrate con i sistemi aziendali.
Tuttavia, questa strada richiede:
- team di sviluppo esperti (Python, Java, .NET e altri linguaggi);
- tempi di realizzazione medio-lunghi;
- investimenti significativi in infrastrutture e competenze.
È la scelta giusta per aziende con grandi risorse e necessità molto specifiche, ma non sempre è la via più rapida o sostenibile.
Low-Code: velocità con personalizzazione
Il low-code rappresenta una via di mezzo: mette a disposizione editor visuali, componenti già pronti e strumenti di integrazione semplificata. Questo permette di sviluppare rapidamente agenti AI, mantenendo però la possibilità di inserire parti di codice personalizzato.
Con il low-code:
- si riducono i tempi di sviluppo;
- la manutenzione diventa più semplice;
- è possibile adattare l’agente a processi e logiche aziendali specifiche.
È l’approccio ideale per realtà che vogliono innovare velocemente senza costruire tutto da zero. In particolare, permette di testare e validare progetti AI in tempi rapidi, riducendo i rischi legati a grandi investimenti iniziali.
No-Code: l’AI nelle mani di tutti
Il no-code spinge ancora oltre il concetto di accessibilità. Con piattaforme intuitive, drag & drop e configurazioni guidate, anche chi non ha competenze tecniche può creare e lanciare agenti AI.
Immagina un reparto HR che costruisce un agente per gestire le richieste interne, o un team marketing che sviluppa un assistente per rispondere ai clienti sui canali digitali: tutto questo è possibile senza scrivere una riga di codice.
I vantaggi sono chiari:
- diffusione rapida dell’AI in più reparti aziendali;
- abbattimento delle barriere tecniche;
- possibilità di sperimentare senza grandi costi o rischi.
Perché No-Code e Low-Code rappresentano il futuro
Se il pro-code rimane una scelta valida per progetti molto complessi, oggi la vera sfida delle aziende non è tanto fare di più, ma fare meglio e più velocemente.
Ecco perché gli approcci no-code e low-code si stanno imponendo come i più strategici:
- permettono di innovare in tempi rapidi;
- coinvolgono non solo l’IT ma anche i team di business;
- abbattono i costi di ingresso;
- garantiscono scalabilità man mano che i progetti crescono.
In altre parole, no-code e low-code trasformano l’AI da tecnologia di nicchia a strumento diffuso e realmente utile per tutti, personalizzate e di valore.
Scommettere oggi sull’Agentic AI con Inxide, significa attrezzarsi per un futuro in cui l’efficienza, la personalizzazione e l’autonomia saranno i pilastri del successo aziendale.
Come Increso ti accompagna verso questo futuro
In Increso siamo convinti che l’AI non debba essere un ostacolo tecnico, ma un acceleratore di opportunità. Per questo le nostre soluzioni si basano su approcci no-code e low-code, che permettono alle aziende di portare in produzione agenti AI in tempi brevi, senza complessità ingestibili.
Non si tratta solo di semplificare: si tratta di dare alle organizzazioni la possibilità di crescere, sperimentare e adattarsi al cambiamento senza perdere tempo prezioso.
Il futuro appartiene a chi saprà cogliere oggi la possibilità di innovare. E l’AI, con il giusto approccio, non è più un progetto lontano o rischioso: è un alleato concreto per migliorare processi, ridurre costi e aprire nuove strade di crescita.
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